Grande, grosso e giuggiole: conoscevate il Caicedo vecchia maniera, quello relegato nei meandri oscuri della panchina e pronto ad accettare bordate di fischi, insulti social…

Felipao però ha fatto un grande lavoro su sé stesso, testa bassa, umiltà e la voglia di non farsi abbattere dal giudizio.

Adesso è un Caicedo 2.0 che è stato aiutato nella crescita proprio da quella stessa tifoseria completamente ostica e proprio a questa, dà il merito della sua ritrovata autostima.
Paradossale: il calciatore ringrazia nonostante gli insulti.

«È molto importante essere acclamati dalla propria gente. Giocare con la fiducia dei propri tifosi è un aspetto fondamentale per un calciatore. Ho sempre sentito il sostegno dei tifosi e dei miei compagni, ora devo continuare su questa strada e dare ancora qualcosa di più. Mi sto trovando bene, ma la strada è lunga e ci aspettano tante gare da giocare nelle quali dovrò esprimermi adalti livelli. La rosa quest’anno è più profonda: ci sono tanti calciatori che possono contribuire a partita in corso. Il mister ha più difficoltà a scegliere la formazione perché ci sono tanti giocatori che dimostrano gran voglia, ma questo è il bello del calcio. Chi non trova spazio deve sempre farsi trovare pronto perché il mister chiama sempre in causa tutti».

Queste le parole di Felipao rilasciate ai microfoni di Lazio Style Channel.

Scongiurato definitivamente un altro Djordjevic?

L’ardua sentenza ai posteri…

 

 

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